Sanzione di 525.000,00 euro a società editoriale olandese che pretendeva l'invio della carta d'identità in formato digitale a tutti coloro che volessero esercitare diritti quali quello alla cancellazione dei propri dati, o a conoscerne le modalità di raccolta e conservazione, o all'annullamento di un abbonamento. La difesa della società, secondo la quale la procedura rappresentava l'unica garanzia della corretta identificazione del richiedente, non ha convinto l'Autorità Garante Privacy, che ha evidenziato come l'art. 12 del GDPR prescriva di consentire agli interessati un esercizio facilmente accessibile e agevolato dei propri diritti, ciò che non si è ritenuto avvenisse con la procedura "impeditiva e sproporzionata" adottata dall'editore.