Gli alunni hanno il diritto di consumare pasti portati da casa in sostituzione del servizio di mensa scolastica. La preparazione domestica dei pasti ricade sotto il controllo dei genitori, e non è assoggettata alle normative in materia di igiene alimentare né a forme di autorizzazione sanitaria (TAR Lazio, sentenza n. 14358/2019)

Il Tribunale di Bari accoglie il ricorso d'urgenza di un uomo che chiedeva di ordinare alla propria ex la rimozione da Facebook delle foto che li ritraevano insieme. Dal momento che la pubblicazione di foto altrui richiede il consenso della persona ritratta, e che il consenso è revocabile in ogni tempo, i Giudici hanno accolto la domanda (ordinanza 7/11/2019 proc. 6359/17) e stabilito una penale di 2 euro al giorno in caso di ritardo nell'esecuzione dell'obbligo.

Per la Corte di Cassazione, contrasta con l'art. 79 L. 392/1978 ed è perciò nulla ogni pattuizione che attribuisca al locatore maggiori vantaggi rispetto a quelli previsti da norme inderogabili, sicchè non è valido onerare l'inquilino della completa imbiancatura dei locali a fine contratto, in quanto in tal modo si porrebbe a suo carico, di fatto, una spesa di ordinaria manutenzione (sent. n. 29329/2019)

Investimento al parco, dove un minore di 7 anni in sella alla propria bicicletta investe un bimbo di 4 anni che passeggiava tenendo per mano la madre. Frattura del gomito e danno permanente per il più piccolo, e risarcimento a carico dei genitori del più grande, per "culpa in educando", rei di non aver impartito al figlio un'educazione sufficiente ad impostare una corretta vita di relazione, e per "culpa in vigilando", non avendo svolto una vigilanza adeguata in relazione ad età, indole e carattere del figlio (Cass. ord. 24907/2019)

"Volevo solo dire che il capo ufficio dell'anagrafe di ...omissis... è una persona maleducata che non conosce molto bene le procedure ...ed è una persona veramente ignorante sia nei modi che nelle parole. Se assumete personale così meglio chiudere": questo il post apparso sulla pagina Facebook di un Comune del Pavese, e che ha indotto il Tribunale di Pavia, con sentenza n. 468/2019, a condannare l'autore della diffamazione (e dell'oltraggio a Pubblico Ufficiale) al pagamento di un risarcimento pari a 5.000,00 euro