I giudizi espressi sul social network al riguardo di un'attività commerciale (un bar, nel caso di specie), se si mantengono nell'ambito educato ed anche scherzoso, senza trascendere nell'offesa, costituiscono legittima espressione del diritto di critica. 

Chi si mette sul mercato accetta infatti il rischio di critiche qualora i servizi offerti non soddisfino le aspettative di coloro che ne usufruiscono, tanto più quando tali servizi non sono gratuiti. Sent. Trib. Pistoia, n. 5665/2015